Michele “Mezzala” Bitossi, classe 1975, e’ uno dei più stimati musicisti e songwriter del panorama musicale indipendente italiano. Nato a Torino ma trasferitosi quasi immediatamente con la sua famiglia a Genova, ha sviluppato un’amore viscerale per la città della Lanterna (e ovviamente per il Genoa) una città che lo stimola e lo ispira ancora moltissimo, nonostante tutto.
Dal 1998 al 2001 è stato il leader dei Laghisecchi con cui ha pubblicato i dischi Radical Kitsch (1998) e Trés Bien: Piano B (2001). La band che, sul finire degli anni novanta, venne acclamata da critica e pubblico, si scioglie dopo l’uscita del secondo disco ed è ancora oggi considerata da molti “seminale” rispetto a un certo modo di scrivere e suonare pop rock cantato in italiano.
Dopo lo scioglimento dei Laghisecchi , Mezzala inizia il sodalizio artistico con Stefano Piccardo e nascono così i Numero6 gruppo tutt’ora in attività con cui pubblica quattro album e numerosi EP e gira la penisola con centinaia di concerti in tutta Italia.
Parallelamente ai Numero6, Bitossi lavora come autore di canzoni per altri interpreti e fa parte del progetto Nome.
Nel 2011 Bitossi inizia il suo percorso solista come Mezzala con “Il problema di girarsi” (Urtovox), disco che ha ottenuto importanti riscontri di critica e pubblico. Nello stesso anno pubblica un libro dal titolo “Piccoli esorcismi tra amici” (Erga).
Nel 2012 fonda la sua etichetta The Prisoner Records con cui pubblica i dischi di diversi artisti tra i quali Flor, Iacampo, Od fulmine, Tomakin.
A ottobre 2015 esce per The Prisoner Records/Believe Digital “Irrequieto”, il secondo album solista.
DICONO DI “IRREQUIETO”
“…E’ dotato di un animo soul che ne certifica il marchio e di un accento rotondo che scalda il cuore…”.
Rumore
“…Se la scommessa era rendersi radiofonico come mai prima, conservando però l’angolazione selvatica, anzi – appunto – irrequieta, per quanto mi riguarda è una scommessa vinta”.
Il Mucchio
“…Ogni brano di questo eterno ragazzo è come minimo delizioso con il suo mix di spessore e leggerezza…”.
Blow Up
“…Irrequieto offre una visione musicale sincera dall’inconfondibile gusto per l’armonia e una scrittura semplice ed efficace…”.
Rockerilla
“…In campo pop-rock è e rimane uno dei migliori cantautori italiani. Melodiche, pimpanti, freschissime, le dodici canzoni di Irrequieto vi illumineranno la giornata come poche altre potrebbero fare…”.
Buscadero
“…Capacità rara tra i musicisti italiani di saper modulare voci e arrangiamenti sulle coordinate del più classico pop anglosassone senza verbosità con un eccellente senso della melodia…”.
Il fatto quotidiano
“…Un processo di crescita alla base di una creatività molto personale…”.
Raro
“Le canzoni di Bitossi sono sempre deliziose, i testi essenziali e incisivi, gli arrangiamenti ricchi ma sobri, l’ispirazione eclettica fluttua fra Battisti, il country, i tropici e Sanremo senza darsi tante arie”.
RockIt
“…Un disco che si farà accogliere piacevolmente sia dai nostalgici dei suoni dei cantautori degli anni Settanta, sia da chi quegli anni non li ha vissuti ma ama un cantautorato fresco, senza troppe lagne e chitarre scordate”.
Mescalina
“…Sonorità entusiaste, calde e avvolgenti, ma anche un’ottima squadra… Il tutto con una ricchezza di colori che rapisce. Disco divertente come sa essere solo il rock di chi «dà spazio alle favole», il migliore partorito dal Bitossi solista”.
Sentireascoltare
“…La voce di Mezzala è di certo una di quelle che dovremmo stamparci in testa quando parliamo di pop italiano, dal momento che il cantante genovese è uno di quegli artisti che lo rappresentano al meglio…”
Fanpage
“…Canzoni pop nel migliore senso del termine, scritte bene, arrangiate meglio, senza steccati tra un disco contemporaneamente facile da ascoltare e difficile da rinchiudere in uno steccato, frutto di frequentazioni e ascolti fatte con la voglia di non fermarsi mai”.
Rockol
“…Un album raffinato, intelligente, vivo, che tratteggia il viaggio e il mood di tutti quei neo quarantenni che non hanno ancora imparato ad accettare passivamente l’inutilità di mettersi in fila per consumare in solitudine il pasto precotto di una società a tasso fisso…”.
AllMusic Italia
“….Ci sono, qui dentro, i germi per una sfavillante rinascita della nostra canzonetta che emergono da un’impronta talmente sincera e appassionata da lasciare senza fiato….”.
Fard Rock
“…Mezzala scrive con gusto raffinato e sopraffino, guardando spesso e volentieri a quei riferimenti, ma con una personalità ben definita, grande cura negli arrangiamenti e nei particolari, che rendono “Irrequieto” un album riuscito, originale e di gran classe”.
Radiocoop.it
“…Bravo Michele, non solo stavolta non hai avuto il problema di girarti, ma hai pure piazzato l’assist clamoroso per mettere l’attaccante solo davanti al portiere. E gli applausi sono meritati!”.
Troublezine
“…Il disco è quindi bellissimo, da ascoltare e riascoltare per godere di quell’aria tutta particolare che si prova quando un artista riesce a osare in modo non fine a se stesso ma funzionale alla valorizzazione della proprie capacità”.
Indie-roccia
“…Un album che stimola la condivisione dei sentimenti tra l’autore e gli ascoltatori ed aiuta a pensare”.
Artist and Bands
“…Parole che risuonano come macigni e che Mezzala affronta a cuor leggero e con ironia dimostrando tempra, sicurezza e incondizionata dedizione nei riguardi della musica”.
Ritratti di note
“…Tra folk, pop e cantautorato che scivola verso Battisti, Bitossi racconta le sue storie di vita quotidiana che arrivano alle orecchie dell’ascoltatore senza filtri o giochi di specchi…”.
Distopic
“…Mezzala ritorna con un disco pop rock che omaggia i grandi cantautori degli anni 70 come Ivan Graziani, Lucio Dalla, Lucio Battisti, per raccontarci le sue storie d’amore e di vita con una sincerità e calore che placano l’animo irrequieto, facendo di nuovo splendere il sole dentro il nostro cuore”.
Off Topic Magazine
“…Il disco è, dal punto di vista tecnico e compositivo, un netto passo avanti rispetto a “Il problema di girarsi” La forza di questo lavoro è indubbiamente la sua compattezza”.
Genova Quotidiana
“…Un disco di sentimenti e relazioni umane raccontato da una penna lucida e ironica che negli anni abbiamo imparato ad apprezzare ma oggi più che mai”.
Grandi Palle di Fuoco
“…Diciamo subito che “Irrequieto” è un disco perfetto dalla prima all’ultima canzone che spinge l’ascoltatore in un mondo all’apparenza tanto retrò quanto moderno”.
Sotterranei pop
“…sempre fitto e fresco pop collaudato, un piacevole gusto urbano che – sempre al centro di una originalità dalle infinite possibilità – ti si attacca addosso e ti fa compagnia per una giornata intera…”.
Ferace Out Magazine
“…Da segnalare la grande cura per gli arrangiamenti e i pregevoli interventi dei fiati e della chitarra elettrica di Simone Massaron”.
Classic Rock
“…Un ottimo disco, ben fatto sotto tutti i suoi aspetti: musica, parole e arrangiamenti, che ci consente di dire che Michele Bitossi (questo è il suo vero nome) è proprio una mezzala di punta nel campo della musica d’autore italiana e indipendente…”
Musicheculture
“…Il nuovo album Irrequieto è un lavoro di serie A (passateci la definizione calcistica, ma visto il nome dell’artista…) che riecheggia la tradizione e la qualità dei nostri vecchi cantautori…”
Rainews.it
“…“É vero che l’uva sta in alto ma pare sia buona”, dunque prendiamo una piccola rincorsa, una spinta in alto e godiamoci Mezzala…”
Sound36 Music Magazine
“…il clima suggerito dalle canzoni di Michele “Mezzala” Bitossi ha a che fare con una sorta di easy way of life da tramonti sul fiume…”
Music Traks
“…La sincerità in musica è una cosa sbandierata ma assai difficile da conseguire veramente, invece qui va a perfettamente a braccetto con un pop stilosissimo e ben fatto.”
Inyoureyeszine
“…Secondo me Irrequieto è sexy quanto uno spettacolo di Dita Von Teese. Potrete anche dargli il primo ascolto in maniera distratta, come pure ho fatto, magari mettendolo in sottofondo mentre sarete affaccendati in altro. Però poi sarete costretti a dargli tutta la vostra attenzione…”
Magmusic.com